Il D.L. 111/2021 ha stabilito, tra le altre cose, che la didattica universitaria debba essere svolta “prevalentemente in presenza”, determinando così l’inizio di una fase di transizione che auspicabilmente preluda ad un ritorno alla normalità. Una Nota del MUR ha successivamente chiarito che: È comunque raccomandato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro (con la conseguente impossibilità di utilizzare le aule nella loro piena capienza) Continuano ad applicarsi le disposizioni del DPCM del 2 marzo 2021, tra cui in particolare quella che prevede misure di salvaguardia della continuità didattica a beneficio degli studenti che non riescano a partecipare alle attività didattiche o curriculari in presenza, assicurando loro modalità a distanza ovvero diverse azioni di recupero delle stesse Queste misure vanno interpretate tenendo conto dei vincoli derivanti dai protocolli di sicurezza attualmente in vigore in ateneo (in particolare, necessità di sanificazione della postazione nel caso di avvicendamento di studenti). Tutto ciò considerato, ritengo ancora prematuro un completo rientro in presenza, soprattutto per quei CdS con un’offerta formativa molto articolata e una grande varietà di possibili piani di studio. Peraltro, la possibilità di non garantire la didattica a distanza deve essere considerata come un’eventualità “eccezionale”, intesa unicamente a favorire lo svolgimento in presenza di alcuni insegnamenti che abbiano un numero di iscritti non superiore alla capienza dell’aula destinata (le capienze ridotte non consentono in generale di garantire la partecipazione di tutti gli studenti, anche volendo prendere in considerazione solo quelli con green pass). Alla luce di queste considerazioni e tenuto conto di quanto messo in atto da molti altri atenei, proporrei le seguenti linee guida: a) Insegnamenti che non sono svolti in presenza per decisione del CCS con il coordinamento dei Dipartimenti e delle Scuole sulla base di motivi organizzativi/strutturali: le lezioni devono essere svolte in streaming. Non è consentito l’uso di registrazioni di anni precedenti. Si tratta dell’unica possibilità consentita per il mancato svolgimento in presenza dell’attività didattica. b) Insegnamenti svolti in presenza dal docente in aula di capienza sufficiente per tutti gli studenti iscritti. In questo caso, si può derogare allo streaming a condizione di prevedere, per gli studenti che non riescono a partecipare, la predisposizione di materiale didattico integrativo e un incremento delle ore di ricevimento riservate a questi studenti. c) Insegnamenti svolti in presenza dal docente in aule di capienza insufficiente per tutti gli studenti iscritti. Deve essere garantita lo streaming della lezione. d) Dovremo garantire la possibilità di frequentare a distanza agli studenti stranieri che abbiano difficoltà legate al covid di venire a Genova. Per questo, tutti i CdS internazionali dovranno garantire lo streaming. e) Per gli insegnamenti in comune tra più corsi di studio (c.d. mutuati) ove non sia possibile organizzare gruppi di studenti coerenti durante l'intera mezza giornata (nell'intera mattinata o nell'intero pomeriggio) si invitano i Coordinatori a prevedere una equa alternanza tra lezioni in presenza e a distanza in modo da garantire una frequenza il più possibile omogenea atta a favorire la creazione di gruppi di lavoro/studio per i diversi corsi di studio. Rimangono valide tutte le raccomandazioni di cercare di ridurre al minimo i cambi di studenti all’interno di una stessa aula in una data giornata. Prof. Claudio Carmeli
Disposizioni per rientro in sicurezza COVID
Ultimo aggiornamento 29 Dicembre 2022